Era stato ventilato oggi, e poi per fortuna presto smentito, un click-lotteria da 600 euro per gli autonomi. Tipo chi primo clicca, primo alloggia. Fino a esaurimento dei fondi. Per i più lenti, o i meno attrezzati, o semplicemente più sfortunati, nulla.
Ora, ho già scritto ieri che, nella prospettiva di una crisi drammatica come quella in corso, con ciò che ne seguirà, consideravo quei 600 euro un’elemosima offensiva.
Ma se il modo di offrirla avesse poi dovuto essere davvero quello del click (nell’anglobecero che tanto piace ai burotamarri il “click day“), allora credo che gli ideatori della proposta più che un click si sarebbero meritati un cric.
Sul groppone.
Perchè se questa è la considerazione che le istituzioni (Inps, Governo o chi per loro) hanno per uno dei pilastri della società e dell’economia italiana, cioè la libera professione (inclusa quella piccola, ma non irrilevante dei giornalisti autonomi), non bisogna più nè ridere, nè sopportare, nè protestare, ma agire. Anzi, reagire.
E qualcosa mi dice che, se arrivasse un altro mezzo passo falso come questo, la corda potrebbe spezzarsi davvero.