Alla vigilia della carriera senese rimbalza la notizia che in New Jersey si starebbero facendo un American Palio tutto per sè, con gli stati dell’Unione al posto delle contrade. Una mascherata tale da far rivalutare gli pseudopalii e le corse dei ciuchi nostrani.
Sulle prime si stenta a crederci, ma poi a pensarci bene la notizia, se non vera, può essere verosimile: allo scopo di farne un business milionario (ti pareva…) gli americani stanno progettando di organizzarsi il Palio in casa.
Sì, quello di Siena ovviamente, che fungerebbe da modello. Da rivedere e correggere in salsa a stelle e strisce, però: pista dritta anzichè tonda (a loro non piace rischiare) e molto più lunga (lo spettacolo deve durare) per realizzare uno show tanto grande da attirare, dicono gli organizzatori, almeno cinquantamila persone: più o meno le stesse che attira il Palio “vero”.
E le contrade?
Niente paura: anche queste (come riferiva il Corriere di Siena, da cui attingiamo l’ informazione) fatte in casa. Anzi, prese in casa. Addirittura 52, ovvero gli stati dell’Unione. Che attraverso una serie di eliminatorie verrebbero ridotti ai dieci destinati a contendersi il “cencio” finale.
In cosa questo concretamente consista, non è ancora dato sapere.
Si sa però che la pagliacciata, pardon, l’americanata, sarebbe prevista per il ponte dell’11-13 ottobre, in concomitanza con il Columbus Day, la ricorrenza della scoperta dell’America da parte dell’italiano Cristoforo Colombo.
Dove?
Sulla spiaggia di Atlantic City, la Las Vegas dell’East Coast, patria del gioco d’azzardo e delle corse dei cavalli, ove già si vagheggiano colossali giri di scommesse.
Il segno del dollaro, del resto, pare quello capace di mettere più di tutti d’accordo i concittadini di Obama: ideato dal paisà democratico del New Jersey John Burzichelli, l’American Palio ha trovato, sembra, entusiastici consensi anche sulla sponda repubblicana.
Insomma, avanti tutta.
Finalmente un’occasione di rivalsa per i fintopalii, i paliotti, i similpalii e i palii dei ciuchi sparsi per l’Italia: avranno anche loro un’imitazione da prendere in giro.