Dopo appena un lustro (!) di attesa mi arriva il saldo di una fattura da 200 euro. Il debitore, però, non era un poveraccio (come me, ad esempio) ma un tutelatissimo, democraticissimo e inefficientissimo organo di partito in forma di coop.

Prendiamo una di quelle cooperative. Sì, quelle politicizzate, anzi proprio di partito, che per i soliti giochetti prendono appalti prefabbricati ad hoc per loro, associano e impiegano solo militanti muti e obbedienti, beneficiano di ogni finanziamento e agevolazione, gratuita consulenza, paracadute finanziari di ogni tipo, connivenze, collusioni, fiancheggiamenti vari con enti pubblici e parapubblici gestiti – va da sè – dal medesimo partito. Insomma uno di quei perfetti strumenti della gestione all’italiana del potere svolta attraverso selezionate clientele sociali. Una di quelle cooperative che pure se la tirano, si ergono e si ostentano come esempi di alta cultura e missione, di ampie vedute, di illuminate intuizioni, di geniali e creative intraprendenze perchè tanto, al cospetto del puntuale fallimento, cascano in piedi grazie alla rete che il solito partito gli sottende, garantendo agli incapaci gestori perfino comodi scivoli verso altri lauti incarichi.
Ecco, una di queste cooperative a delinquere, coi conti in inevitabile rosso profondo, titolare di un vasto giro di sprechi, di attività commerciali pessimamente gestite e grazie a ciò anche motrice di un volume di denaro di parecchie decine di migliaia di euro al mese, si è degnata oggi di saldare col sottoscritto un piccolo debito di 200 euro. Sì, duecento euro, due-zero-zero. Senza interessi, è chiaro.
Sapete dov’è lo strano?
Che il debito risaliva al 2008, due-zero-zero-otto. Un lustro tondo tondo.
Il che vuol dire che, se invece di 200 euro fossero stati 2.000, 5.000 o 10.000, io potevo tranquillamente andare pignorato, protestato, fallito e finire sotto i ponti, mentre loro si godevano impuniti i chiodi milionari, frutto del clientelismo e dell’insipienza, alla faccia della gente che non ha il culo al caldo della sezione e non può essere ricollocato, risistemato, riprotetto.
E’ ovvio che il generoso emolumento è stato versato senza neppure due righe di scuse o di saluto, così, tanto per cortesia o per salvare le apparenze.
A loro vada quindi, oltre all’augurio di ogni male, il mio più caldo e sincero vaffanculo.