E’ lungo 12 (dodici) pagine il fittissimo avviso di mora che, tramite pec dell’Agenzia delle Entrate, la Regione Toscana mi manda per il mancato pagamento di un bollo auto.
Sul merito credo abbiano certamente ragione, quindi il torto è mio.
Peccato però che dal documento, che ho letto più volte sprecando ore del mio tempo (prezioso almeno quanto il loro), sia impossibile desumere l’auto, ossia la targa, alla quale l’omesso pagamento è riferito.
In altre parole ti sciorinano decine di leggi, articoli e codicilli, circolari, orari, avvisi, modalità, calcoli, avvisi, termini, codici a barre, iban, conti correnti postali, sigle astruse di ogni tipo ma non ti dicono la cosa più ovvia: di preciso, che devo pagare?
Per tale ragione caldeggio il dissotterramento dei forconi di guerra e l’assalto al palazzo quattrostagioni della burocrazia of my bollocks, con successivo incarceramento dei responsabili a pane e acqua con lassativo.