Come noto, amo il calcio.

Anzi, sono proprio un tifoso.

Eppure, in questi tempi di pandemia, il pallone non mi attira affatto, né del resto mi attirava o mi è mancato durante la chiusura della scorsa primavera.

Il covid ha infatti finito per falsare del tutto un sistema già poco credibile, dopato finanziariamente e mediaticamente, dove lo sport è sfuocato, sullo sfondo.Dopo un campionato finito d’agosto, rieccoci ora alla comica delle partite rinviate o non giocate con furbizie varie, burocrazie sanitarie, code giudiziarie, niente pubblico, rose decimate per via dei contagiati, etc.

Il calcio non può essere così. Non sa di nulla.

Certo, capisco bene che lo spettacolo debba continuare.

E che continui, allora.

Ma chiamiamolo per ciò che è, appunto: spettacolo, commedia, showbusiness.

In mancanza delle condizioni minime necessario, per poterlo ancora definire sport andrebbe sospeso. Il calcio e tutto il resto.

Poi, passata la buriana, si vedrà.