L’ha riportato, serio serio, un GR della Rai venerdì sera all’ora di cena. Ero in macchina e purtroppo non ho potuto prendere nota della trasmissione. Secondo un “autorevole studio” a stelle e strisce, ha detto lo speaker, sarebbe dimostrato che elevare al massimo il costo degli alcoolici “farebbe sensibilmente diminuire” il numero degli alticci al volante e, di conseguenza, degli incidenti. Scoperta copernicana. Domanda: è più stupido chi lo dice o chi lo riferisce? A voi il giudizio…

Avete presente il vecchio spot delle Pagine Gialle, quello del rapinatore asserragliato in banca che fa richieste tanto impossibili che neppure un ottuso “esperto americano” vestito da agente federale e arrivato apposta dagli USA riusciva ad accontentare?
Ecco, ora l”esperto americano” ha fatto sapere la sua anche a proposito dei rischi connessi ad alcool e guida. E un ancor più ottuso giornalista italiano l’ha riferito come se fosse una cosa seria, oro colato, distillato di genialità. L’ho sentito riferire in diretta a un notiziario radiofonico venerdì scorso, all’ora di cena.
Surreale. Secondo questi pensosi e rispettatissimi (in quanto esperti, in quanto americani o in quanto tutti e due? Boh!) “esperti americani” di non so quale università a stelle e strisce, la soluzione per evitare o almeno ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali provocati da automobilisti avvinazzati (o peggio) sarebbe moltiplicare le tasse sugli alcoolici a un punto tale da rendere economicamente impossibile a chiunque o quasi di acquistare vino e liquori. E, pertanto, anche di berseli.
Sì, avete letto bene: portare il prezzo delle bevande talmente su che nessuno potrebbe permettersele. Problema risolto alla radice.
Geniale! Possibile che non ci avesse ancora pensato nessuno?
Mi viene un dubbio, però. Non sarà meglio decuplicare il prezzo delle auto, così nessuno le può più comperare e così tutti, per quanto reso possibile dall’ubriachezza, andrebbero a piedi? E se invece portassimo il prezzo dei carburanti a livello di un Yquem? Forse il rimedio sarebbe ancora più efficace. Salvo eventualmente elevare a 10.000 euro le tasse sulla patente, altra soluzione draconiana.
Insomma, all’intelligenza umana non c’è limite. Meno male che c’è chi pensa per noi. Evviva!