Nella reclame del nuovo hamburger di chianina la McDonald’s mette un’immagine dei celebri cipressi di San Quirico d’Orcia. Ma il comune la diffida: uso non autorizzato nè conforme. Torna il copyright sul panorama o è un’altra trovata pubblicitaria?
Difficile dire se, alla fine, tutto l’ennesimo rumore sollevatole andrà paradossalmente a vantaggio della (felicissima) multinazionale dell’hamburger. O se, addirittura, la mossa del primo cittadino di San Quirico d’Orcia non sia invece un tentativo di far puntare indirettamente sul borgo della campagna senese le bocche da fuoco del marketing della catena di fast food più famosa del mondo.
Fattostà che ieri, non senza l’inevitabile clamore mediatico, il primo cittadino sanquirichese, Roberto Rappuoli, ha inviato a McDonald’s Italia una lettera di diffida “per utilizzo difforme delle immagini del territorio di San Quirico nell’ultima campagna di promozione relativa al panino Gran Chianina”, quello con gran pompa lanciato sul mercato pochi giorni fa e di cui abbiamo parlato qui (recensendolo successivamente pure qui).
La notizia è riportata dall’Agenzia Impress (qui) di Siena.
Pietra dello scandalo, l’inserimento nello spot pubblicitario di una veduta del celeberrimo e fotografatissimo “ciuffo” di cipressi che affiora tra i campi di un paesaggio, quello valdorciano, inserito nel Patrimonio dell’Unesco.
E’ dal giugno del 2011, si apprende, che quell’Amministrazione comunale si è dotata di un regolamento che disciplina le «attività di ripresa fotografica, video e cinematografica assoggettandole ad autorizzazione», stabilendo che «l’utilizzo delle immagini a fini commerciali o pubblicitari deve avere l’acquisizione dell’autorizzazione prescritta con l’imposizione che sul materiale sia chiaramente ed integralmente riportata la dicitura ripresa, fotografia effettuata a San Quirico d’Orcia».
Insomma, su quel paesaggio ci sarebbe una sorta di copyright. Morale, almeno.
E il pensiero ritorna all’analoga idea balenata nel 1997, ma rimasta senza un seguito concreto, nella testa degli amministratori della Regione Toscana, stufi del “saccheggio pubblicitario” a cui, a loro dire, l’ammiratissimo territorio regionale era già allora sottoposto.
“Il regolamento – spiega all’Agenzia Impress il sindaco Rappuoli – non impone assolutamente un divieto, ma sancisce il principio di reciprocità proprio per evitare che l’immagine del nostro territorio, patrimonio Unesco e celebre in tutto il mondo, abbia un utilizzo non conforme. Se la McDonald’s vuole accostare i suoi prodotti ad un territorio di eccellenza come il nostro è libera di farlo purché nel rispetto dei regolamenti».
Il battagliero e occhiuto Comune di San Quirico d’Orcia, rivela ancora la Impress, non è nuovo ad iniziative di questo genere. Già nel dicembre 2006 la multinazionale Monsanto, colosso degli Ogm, fu invitata a togliere l’immagine di quegli stessi cipressi (qui) dal suo sito internet.