Era quello che, compresa l’importanza dei media e in particolare della tv per la promozione dello sport, dopo le vittorie obbligava i suoi atleti a impensabili maratone automobilistiche per raggiungere Milano dalle più sperdute località alpine (sperdute davvero: era la prima metà degli anni settanta) e partecipare alla Domenica Sportiva.
Sbatte’ con la curva tonda di Stenmark e Heini Henni.
Fu un polemista istrionico.
Era Mario Cotelli, l’inventore della Valanga Azzurra.
Gli dobbiamo alcuni dei più epici momenti della nostra adolescenza.
R.i.p.
