Soundtrack: “For absent friends“, Genesis.
Non ci vedevamo dal 1976. Era scomparso fino al 2016, quando mi aveva ritrovato via social. Di persona, non ci siamo più incontrati, nonostante le mie insistenze. Gli ricordavamo diceva, io e gli ex compagni di scuola, un periodo brutto della sua vita.
Onestamente, credo che non ne abbia mai attraversato uno bello, per via dei suoi problemi personali.
Sfuggiva. E al tempo stesso cercava.
Non lo giudico per questo, ma fino all’ultimo ha annaspato, vittima di se stesso e di un destino poco generoso.
Poi è sparito di nuovo.
Ci poteva stare, era schivo, c’era il covid.
Per caso lo cerco. Scopro che non postava da un anno. Aveva una salute precaria.
Breve ricerca, molti indizi.
Fino al necrologio che i familiari, a esequie avvenute, hanno pubblicato a febbraio scorso.
È morto talmente solo che tutto è stato ufficializzato dopo.
Mi dispiace tanto per quella tua vita vissuta senza speranza, come era chiaro fin dall’inizio.
Non ci siamo più visti, si vede che era destino.
In comune avevamo poco, ma un po’ di rotta insieme l’avevamo fatta quando ancora tutto era confuso.
So long, vecchio mio.