Distico enocritico di Andrea Petrini su Perillo Irpinia DOC Coda di Volpe 2012
Un vino che avevo dimenticato in cantina, una “semplice” Coda di Volpe del 2012 che, contro ogni previsione, regala una bevuta da pelle d’oca grazie ad un naso che sa di agrumi, nocciola tostata, idrocarburo, tarassaco mentre al sorso risplende per nitore, spontaneità e per un finale sapido incrollabile. Perillo, sempre una garanzia.
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