di LUCIANO PIGNATARO
Stilema 2017 Greco di Tufo docg Mastroberardino è un "rosso travestito": quando la bottiglia parla il linguaggio del produttore ed esprime la linearità del suo stile, ovvero "essenzialità senza effetti speciali". (altro…...
di LUCIANO PIGNATARO
Il fascino dei numeri e dei corsi e ricorsi vichiani, passando per Vinicio Capossela, irpini anarcoidi e rompicoglioni e la magnum d'un vino che ricorda Cassius Clay: Poliphemo 2006 Taurasi docg di Luigi Tecce. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
Le Serole 2015 Pallagrello Bianco: frutto d'un'avventura straordinaria, è la dimostrazione del gran potenziale di invecchiamento di certi bianchi italiani. Anche assaggiato dopo un Taurasi del 2001. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
In Irpinia, nel paese dei produttori di torrone, Passo delle Tortore è la cantina di tre giovani donne che escono ora coi bianchi della loro prima vendemmia (e tra poco coi rossi) proprio in questo difficile 2020. (altro&hellip...
di LUCIANO PIGNATARO
Fiano di Avellino 2010 di Rocca del Principe: il bianco d'una azienda perfetta, di un'annata perfetta, nel comune perfetto, ma provato dopo dieci anni. Prima o poi bottiglia si doveva stappare e, come capita subito dopo che hai ...
di ANDREA PETRINI
Dal 2011 Feudi di San Gregorio testa le varietà autoctone su suoli diversi per scoprirne l'interazione col territorio. Esplorate finora Aglianico, Fiano di Avellino e Greco di Tufo su dodici vigneti per cinque vendemmie, dal 2011 a...
di ANDREA PETRINI
Non sono però stelle del cinema, ma i "Diversi Vignaioli Irpini". Diversi perchè sono 8, producono meno di 100mila bottiglie e solo di Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi (altro…)...
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