Ormai è chiaro: nulla, nemmeno il Natale ci risparmierà dai forsennati della paranoia politica, quelli che sui social devono biliosamente dispensare la loro propaganda camuffata da odio ideologico 24/24, convintissimi che il governo si accanisca su di loro personalmente. Che mangino, lavorino, trombino o peggio, trasudano d’indignazione a senso unico e tracimano di continuo. Altro che tsunami. Sono fissati, ossessionati. Mai un sorriso, mai un’ironia o un cazzeggio o una nota sul calcio e una frase copiata dai Baci Perugina. Se glielo fai notare, si adombrano. Se gli replichi, si risentono. Se li meleggi, ti bannano.
Com’era la barzelletta delle elementari?
La maestra: “Tema: ‘Passa il treno'”.
Pierino: “E io mi scanso”.
La maestra: “E io ti boccio”.
Pierino: “Meglio bocciato che sotto il treno”.
Ecco.
