Accendo la TV per vedere la finale e scopro che a San Siro sta cantando una tamarra vestita da Bokassa. Mi dicono essere Alicia Keys. Non faccio in tempo a prendere il Plasil (attenuatore della nausea) e si materializza Bocelli tra i vocalizzi, che c’entra col calcio come io col ricamo.
E’ lo spettacolo, assicura chi la sa lunga.
A me, che amavo i riti del calcio serio – l’attesa macerante, il nervosismo, il cameratismo tra maschi, qualche bell’insulto agli avversari appollaiati sulle scomode sedute della stadio – tutto cio’ fa orrore e mi sa di amerikanismo of the cock.
Ecco, l’ho detto.
Risentitevi pure.
Ora forza Atletico, per quei sedici a cui interessa la partita e non le cacofonie della Keys.