di LUCIANO PIGNATARO
Da una verticale 2015-2002 di Patrimo, vino "divisorio tra le tribù vinicole, il segnale quasi del passaggio da un’epoca all’altra", alcune considerazioni storico-evolutive sull'enologia campana e su un prodotto "mediatico, dive...
Di LUCIANO PIGNATARO
A due km da Vietri su Mare, il primo paese della Costiera Amalfitana per chi arriva da Salerno, si cambia prospettiva e si comincia a vedere il paesaggio verticale. Curve in ascensione fino alla frazione in cui, dieci anni fa, è...
di LUCIANO PIGNATARO
E' un vitigno "antico e moderno", ma non è "l'Aglianico dei poveri". Se ne ricava un vino "di beva allegra, da spendere senza ritegno su ragù, coniglio alla cacciatora e anche su capretto, un vino della tavola felice, di accompa...
di LUCIANO PIGNATARO
Le cartoline dal vulcano somigliano talvolta alle etichette del vino prodotto alle sue pendici. E' la dimensione cartacea dell'enoturismo vesuviano. Del quale il nostro Luciano compila un piccolo vademecum. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
L'Aglianico del Taburno, stretto tra il suo omonimo del Vulture e il Taurasi, stenta talvolta a trovare riconoscimenti. Eppure il 2003 di Ocone, chiamato proprio come l'eroe omerico, è un grande rosso. (altro…)...
di LUCIANO PIGNATARO
Forse influenzato dalle vicende greche, Luciano la prende da lontano e disserta di euro e rendite rurali. Poi però passa al sodo e descrive da par suo questo vino "eccezionale" affermatosi più grazie al passaparola che alla ...
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