Sto facendo sforzi sovrumani (concedetemi un po’ di melodramma) per non farmi risucchiare, nonostante gli inviti e le provocazioni, nel surreale dibattito in corso su alberghi e ombrelloni vuoti sotto il solleone, dibattito in altissima percentuale portato avanti da chi si intende della materia come il sottoscritto di taglio e cucito.

Per offrire tuttavia un piccolo contributo alla querelle, lancio nello stagno un sassolino: a nessuno viene in mente che la domanda arranca anche perché l’offerta eccede? Ed è un’offerta che eccede collocandosi proprio sulla fascia di prezzo su cui la domanda arranca?

Mi pare un’evidenza lapalissiana.

Perché non mancano né i turisti, né gli aspiranti turisti. Mancano i clienti, mentre la gente si porta i panini da casa, va alla spiaggia libera o a Firenze col pullman a/r in giornata. Inutile decuplicare i posti letto e coperti se non si decuplica chi se li può permettere. Anche a prescindere dal fatto che il prezzo richiesto sia equo o meno.