VIAGGI&PERSONAGGI, di Federico Formignani
Nella cittadina maltese di Zabbar, un appassionato di mare ha raccolto oggetti di marineria d’ogni tipo e provenienza, compreso un binocolo donato dal duca di Edimburgo.

 

The Wickman Maritime Collection si trova nel borgo La Capitana in Dwardu Ellul street, località Xghaira (si pronuncia sciàira), città di Zabbar. Complicato arrivarci? Ma no!

Tutti a Malta conoscono la casa e la passione di Victor Wickman: raccogliere e mostrare una infinita varietà di oggetti del mare, documenti, notizie storiche, gallerie di personaggi che ha poi raggruppato in questo paesino la cui marina fronteggia la Sicilia.

Anni fa, mostrandomi il suo invidiabile tesoro, Victor mi spiegava che tutto ciò che si vedeva nelle piccole sale era stato ereditato, raccolto, acquistato e persino barattato con e da personaggi del suo mondo; il mondo di chi trascorre la vita più in mare che in terra.

Victor elencava numerosi cantieri europei, americani, argentini e una lunga lista di ammiragli, capitani, singoli cittadini, tutti irrimediabilmente “ammalati” di mare e di tutto ciò che riguarda la navigazione; tra quelli che oggi potremmo considerare degli sponsor, figurava anche l’Italcantieri di Trieste.

Visitare il Meritàim (questa è la pronuncia inglese) per di più con il papà che l’ha concepito, vuol dire mettere gli occhi su un insieme di oggetti che occupano ogni anfratto dello spazio disponibile: quadri con tutti i tipi di nodi, suppellettili da cucina, coltelli per le vele e i cordami, lampade in ottone da segnalazione dai differenti colori; quindi binocoli, bussole, carte navali, cerate, stivali, maglioni, strumenti di bordo; persino caschi da palombaro.

Nella Ellerman Room vi sono documenti, foto, disegni, che illustrano i contatti tra le isole maltesi e i mercanti navali stranieri; navi che dall’Inghilterra hanno fatto commerci con Malta sin dalla metà del XIX secolo. Interessante è un set di houseflags usate dalle varie compagnie che formavano il Gruppo, oltre a un modello in quattro piedi del vapore Andalusian costruito per Ellerman e Papayanni nel 1950. C’è poi una nave a vapore britannica costruita nel 1929 (la Gryfevale) e un altro modello di nave a motore (la Sameland) di fabbricazione svedese.

La Sala Tagliaferro-Gollcher riscopre le atmosfere dei trasporti marittimi mercantili maltesi del XIX secolo.

Molti i ritratti (captain’s paintings) di proprietari e conduttori di navigli dell’epoca, tra i quali spicca il ritratto di Biagio Tagliaferro, grande mercante maltese d’origine russa, sulle rotte del Mar Nero.

Ultima, ma non meno interessante, la Sala Mountbatten, che ha preso il nome dal celebre casato inglese, sempre unito alle vicende marittime di Malta nella persona carismatica del celeberrimo conte.

Ci sono diversi oggetti navali donati da ammiragli britannici, oltre a un binocolo e un compasso, omaggi del duca d’Edimburgo.

Dopo aver visto un tripudio di coloratissime flags, si esce nel sole di Malta e il paesaggio cambia e diviene terrestre. Anzi, addirittura agreste, osservando un paio di asinelli intenti a brucare dei cardi avvizziti dal caldo.