Le differenze tra un giornalista e un -er (influencer, blogger, instagramer, etc) sono due:
– il primo è iscritto a un ordine, il quale detta delle regole deontologiche che il giornalista deve rispettare, mentre il secondo non ne ha;
– il primo è pagato da un editore per fare informazione, il secondo è pagato da un cliente per fare pubblicità.
Sono quindi mondi incompatibili ed è ovvio che se un giornalista prende i soldi non dal giornale, ma dal cliente, ricade automaticament tra gli -er e per questo deve essere sanzionato dall’OdG, che poi sono i suoi colleghi.
E’ molto semplice.
Competenza, sottintesi, distinguo, celopiulunghismo sono tutta fuffa dialettica che solleva un polverone, se non una cortina fumogena artificiosa per dare opacità a una questione di chiarezza solare.
Lo so benissimo, anzi lo sanno tutti, che esistono giornalisti furbetti che fanno marchette e -er furbetti che vorrebbero la libertà degli -er ma il ruolo e il prestigio sociale dei giornalisti.
Mi spiace, signori: non si può. Sono emisferi diversi. Ognuno può scegliere dove stare, tranne tenere un piede nell’uno e un piede nell’altro.
Fine della mia analisi socio-professional-politica.