.on capisco tutto questo chiasso moralistico attorno al caso Lukaku contro Ibrahimovic.
Come chiunque abbia giocato a calcio ben sa, le risse, più o meno verbali, tra giocatori sono sempre esistite, così come le provocazioni. Fa in qualche modo parte del gioco e dell’agonismo, il resto è retorica.
Se protagonisti dell’alterco (brutto, sì, ma non esageriamo) fossero stati due grigi mediani da centro classifica anzichè i goleador molto grossi e molto famosi di due squadre rivali (la tripletista nerazzurra e la seconda, pluriretrocessa squadra di Milano), si sarebbe smesso di parlarne già da ieri sera.
Come hanno giustamente detto i rispettivi allenatori, si trattava di adulti grandi e vaccinati, uno dei quali di sicuro più scafato ed esperto del secondo, che ci è cascato.
Leggo ora che il furbo Ibrahimovic, in un sussulto di excusatio non petita, si affretta a dire che lui non è razzista, rispondendo così ad accuse di un razzismo che io (pur detestando il giocatore con tutto il mio cuore) non ho colto.
“Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di merda, piccolo asino”, avrebbe detto all’avversario.Offensivo senza dubbio, ma il razzismo dove sarebbe?
Qualcuno ha adombrato che non fosse “piccolo asino” (donkey) ma piccola scimmia (monkey). Però, anche se fosse, fatemi capire: scimmia è un insulto razzista e asino no?
Secondo me sono insulti e basta, non vedo molta differenza.
Del resto Lukaku gli ha risposto “Fottiti, tu e tua madre. Parliamo della tua, di mamma: è una puttana”.
Ullallà, perchè allora non salta fuori la Boldrini e non evoca anche lo spettro del sessismo? Sarebbe la ciliegina.
E’ peggio il sessismo o il razzismo? Si apra il dibattito moralistico.
O è solo una lite tra giocatori che andrebbe trattata per quello che è, magari basandosi sul referto dell’arbitro?
Detto questo, io sono razzistissimo verso i rossoladri e i biancoladri, altrimenti noti come i ladri di Pisa, e ieri sera ho goduto a bestia.
Rigore per il BBilan!