L’ultima trovata dei ballbreakers telefonici seriali (leggi venditori di luce-gas-folletto-gestori telefonici medesimi) per evitare che i poveri addetti dei loro callcenter vengano subito sfanculati stile Monopoli, cioè senza nemmeno passare direttamente dal via prima ancora di aver pronunciato la terza sillaba della molesta offerta, è chiamare il potenziale cliente facendo parlare un nastro preregistrato, con la pretesa (perfino) che lo stesso lo ascolti e magari “selezioni le opzioni”.

I risultati sono però negativi al massimo e anzi opposti a quelli desiderati. Nè è difficile capire perchè:

1) al primo sentore di voce del golem l’importunato riattacca senza nemmeno ascoltare, quindi il contatto è perduto in partenza;

2) l’odio sordo verso il chiamatore matura invece immantinente e, come noto, l’odio è duraturo;

3) il nastro preregistrato non può contare neppure sulla percentuale di cuori buoni che ogni tanto risponde e, mettendosi nei panni della balcanica di turno, dà almeno alla poveretta venti secondi per esprimersi: al cospetto del nastro, anche la più tenera delle nonnine riattacca inferocita.

Ora dunque pongo un quesito: quale stupida e perfino masochistica logica di marketing sta alla base di tutto questa autolesionistica strategia?