Sulla strada che da casa mena al paesello, si profilano un cavallo e un cavaliere diretti al piccolo trotto nella mia stessa direzione.
In breve li raggiungo, rallentando progressivamente per evitare di spaventare l’animale, che sta al centro della carreggiata e ogni tanto scarta.
Quando gli sono alle spalle, praticamente fermo, il tizio in groppa si accosta e si volta, immagino per ringraziarmi del lento avvicinamento e per farmi cenno di passare.
Errore.
Infatti alza la mano a guisa di vaffa e mi apostrofa “vai piano!”.
Io che, incredulo, come detto sono quasi fermo, apro il finestrino a mia volta gli dico a mia volta di “andare”.
La velocità sceglietela voi.