Le funzioni corporali hanno con ogni evidenza una consistenza inversamente proporzionale alla posizione in classifica.
Un paio d’ore e un centinaio di pedalatori dopo l’eroico ma ipovedente mingitore che mi ha irrorato il cancello, eccone un altro.
Ha l’aria più provata del collega.
Giunto solitario alla cima del colle di fronte a casa mia, scende e si guarda intorno circospetto. Adocchia la colonna del cancello e un cespuglio lì accanto.
Si guarda attorno di nuovo. Nessuno in vista.
Passa davanti al cartello con scritto “zona videocontrollata” e si addentra nella macchia, immortalato dall’inesorabile telecamera.
Esce quindi dalla portata dell’obbiettivo, ma si trattiene per un tempo inequivocabile, quello di un’evacuazione in piena regola.
Abbandonato sul posto il frutto della deiezione e relativo apparato di cellulosa, visibilmente sollevato inforca quindi la bici e si allontana.
Si ignora se lo smottamento intestinale fosse dovuto allo sforzo compiuto per l’ascesa, all’ingestione di troppo costoleccio mal cotto o all’essersi visto alle specchio senza adeguata preparazione psicologica.
Dei risultati dello “sforzo” esiste comunque anche una documentazione fotografica dettagliata, a disposizione di chiunque vi abbia interesse.