C’è un ipotetico quadrivio, ove si incontrano il senso del commercio, il colore, la furbizia e l’ignoranza. Difficile capire dove cominci l’una e terminino le altre tre.

Oggi l’ho capito passeggiando nel centro fiorentino: c’è un locale che in caratteri cubitali si autodefinisce nell’insegna “braceria” e che sotto, in caratteri altrettanto cubitali, sente il bisogno di specificare “carne cotta a legna”.