Caro ed “eroico” ciclomingente,
che ansioso di liberare le viscere dopo le libagioni di fondovalle e di sputare il cuore affioratoti in gola dopo 7 km di erte rampe percorse con la ribollita sullo stomaco, tu che credendoti non visto ti avvicini ratto ratto, ti abbassi le pietose brache alla Girardengo indossate ad hoc rendere più appariscente la tua carnevalata a due ruote, per poi pisciare bel bello sul mio cancello, insensibile a (o dimentico de) gli ulteriori 6 km di ottimi greppi deserti, fitti cespugli, ascose macchie, inabitati sacelli ove avresti potuto con massima tranquillità svuotare la dolente vescica, anzichè proprio sull’uscio di casa mia, sappi che la mia rapace telecamera, oltretutto palesata da affissioni che hai ignorato, ha ripreso ravvicinatamente tutta la tua insolente quanto deprimente esibizione idraulica, incluse le flaccide penzolanze e il numero di pettorale.
Dopo il tuo, ha ripreso anche quello di un altro gruppetto di imbecilli tuoi compari che, ispirati da te e analogamente addobbati da buffoni, ti hanno imitato, convinti che la proprietà altrui sia la latrina loro.
Bene, ci tenevo a dirti che sarò lieto di mandare il prezioso documento filmato agli organizzatori dell’allegro raduno e all’amministrazione comunale per fargli sapere, qualora, come sospetto, già non lo sapessero, di quanto incivili e idioti siano certi partecipanti (una indubbia minoranza, ma non così esigua) a un evento che raccoglie per fortuna anche tanta brava gente desiderosa solo di divertirsi con sobrietà ed educazione.
Spero comunque che nel tuo caso le espulse urine siano come gli accidenti: ti tornino indietro. Meglio se in faccia.