Domanda: fatta ovviamente eccezione per i casi di scadenze immediate e perentorie, qual è il senso di fare nottata lavorando, se il sonno perduto lo devo recuperare la mattina dopo, dormendo per un tempo uguale o superiore a quanto vegliato la notte prima?
Siccome il senso non c’è, o ho davvero la capacità di accorciare il mio tempo di riposo o tanto vale osservare orari normali.
Eppure conosco un sacco di gente che fa tardi la notte in ufficio e all’indomani, quando dovrebbe essere in ufficio, ancora dorme.
Bella forza.