Dopo l’ultima comica (si fa per dire, visto quanto accaduto) tra dune e palmizi, quando lo spettacolo (si fa sempre per dire) è stato affidato a incidenti, fiamme, cappottamenti e l’eccitante arrivo in regime di sleepy car, il carrozzone del wrestling a quattro ruote replica nella terra degli sceicchi.
Per tenere fede al copione fumettistico, la pista è la stessa, ma in modalità kartodromo: un giro in cinquanta secondi e poco più.
Come al solito pronto, via, tre curve, autoscontro e sleepy car per otto giri.
Un quarto di secolo fa c’era un videogame, si chiamava POD. Erano gare automobilistiche da joystick ambientate in futuro da day after, tra contesti desertici, atmosfere plumbee e notturne, auto che volavano.
Ora è passato su Sky
