Che il verificarsi di fatti tragici e gravissimi, come il crollo del ponte Morandi, scuota nel profondo l’opinione pubblica e generi dibattiti, o anche scontri dialettici, molto aspri, è fatale.
È già meno normale, ma forse inevitabile data la limitatezza umana, che trasformi subitaneamente il signor Rossi in un esperto di ingegneria civile.
È però assolutamente grottesco, e direi insopportabile, che tramuti gente di comprovata intelligenza in militanti miopi e isterici, accecati dall’odio politico e dalla faziosità, incapaci quindi di controllare i termini e le argomentazioni nonostante sia noto che, oltretutto e stavolta a loro disdoro, scripta manent.