Dunque, gli epatopatici del Pd e dintorni si indignano e si strappano i capelli d’ira perché Salvini concede a una ragazza (nel senso che non se lo fa da solo, ma accetta una richiesta di lei) un selfie ai funerali di Genova.
Premesso che forse ci sarebbero cose più serie per cui indignarsi, dopo mezz’ora la rete è piena di beniamini degli indignati (Renzi, Obama, Pecoraro, dico Pecoraro!) che in analoghe situazioni funebri, ma con espressioni assai più ilari, si esibiscono nella medesima performance.
Superato il comprensibile imbarazzo, scatta la controffensiva sul filo del distinguo: c’è selfie e selfie, si puntualizza, insomma come quando c’erano i compagni che sbagliavano.
Intanto Martina esce tra i fischi e i sondaggi dicono che il Pd è in caduta libera.
Viene dunque il sospetto che i suoi vertici e i suoi elettori siano masochisti.
La catastrofe genovese era un’occasione imperdibile per tacere, per dimostrare di avere senso di responsabilità e coscienza, insomma dimostrarsi diversi da ciò che ormai la gente li considera, cioè dei buffoni.
L’assai più astuto Berlusca, certamente non immune da responsabilità nel caso concessioni alle autostrade, si è non a caso attestato su posizioni di prudenza.
Intanto il governo, grazie a tutto ciò, lucra perfino sui propri scivoloni.
Della serie”help yourselfie” .
