Deciso salto di qualità nel variegato mondo dell’informazione balneare e banalità connesse.
L’immancabile articolessa anticaldo del Corriere della sera, ad esempio, oggi diventa addirittura un reportage dal mondo sull’assillante problema.
Già dal titolo ci si adegua alla ponderosita’ dei contenuti e così dai “trucchi” si passa alle “strategie”. Roba complessa, insomma. Articolata.
Poi però ti addentri nel cuore del servizio ed è lì che scopri cose davvero sconvolgenti, a dimostrazione che il giornalismo d’inchiesta esiste ancora, per fortuna.
Da interviste raccolte sul campo si apprende così, tra incontenibili gridolini di stupore, che al Cairo, pensate!, per rinfrescarsi, fanno il bagno nel Nilo. E che in Giappone, incredibile dictu, si difendono dal sole con gli ombrelloni. Roba da non credere, sul serio.
Addirittura sconvolgenti le notizie che arrivano dalla Giordania (se fa caldo, bevono) e dal lontano, esotico Uzbekistan (contro la siccità, irrigano).
Roba forte, quindi.
Ora scusate se non proseguo ma devo approfondire la lettura sulle tecniche refrigeranti più innovative, tipo mangiare molta frutta, non uscire nelle ore più calde e togliersi il maglione se ci sono 40°.
Prima spengo il termosifone, però.