Ora, per carità, la vita e l’esperienza ci hanno abituato a tutto, comprese le campagne elettorali permanenti, le veroniche dei governanti, le gaffe dei ministri. Tutti mali a cui nemmeno chi adesso è in sella è immune e in cui, anzi, forse eccelle più di altri.
Però, dico però, leggere che Mario Monti, dico Mario Monti, sì, quel Monti lì, dichiari, riferendosi all’attuale, che «nessuna manovra ha mai subito una dettatura del genere da Bruxelles» fa oggettivamente scompisciare dal ridere.
E ottiene un duplice, pernicioso effetto: fa ricordare la sciagurata stagione montiana che tutti gli italiani si sono lasciati alle spalle e, di rimbalzo, fa rivalutare quella attuale.
Monti Mario è un gaffeur professionale, solo che non se ne rende conto: gli viene naturale.