Leggo che, secondo le previsioni, il Consiglio dei Ministri convocato per venerdì approverà il dl Sostegni, con circa 12 miliardi destinati alle imprese e ai professionisti maggiormente danneggiati dalle chiusure predisposte negli ultimi tre mesi.
A parte il curioso distinguo tra chi è stato danneggiato nell’ultimo trimestre e chi lo è stato anche nei mesi precedenti, ma non ha visto un soldo (“sculo!”, come direbbe uno che conosco, oppure “rifatevela con Giuseppi”?), sono ansioso di verificare se il quasi ecumenico governo di Dra-Dra-Draghi ci farà la grazia di prendere in considerazione, tra i penalizzati, anche i giornalisti, dei quali una ragguardevole quota, quella dei liberi professionisti, non batte chiodo da un anno e l’ultima elemosina che ha visto risale a giugno scorso.
Ovviamente la categoria confida che le ringhiose “perplessità” a suo tempo espresse del sedicente e permalosissimo sindacato unitario della stampa italiana inducano il premier a miti consigli, come del resto indussero suo predecessore. Come no…