Pensa e ripensa, nella bollente estate dell’overtourism ho finalmente trovato una possibile utilità reale dell’intelligenza artificiale. A parte naturalmente farsi scrivere articoli giornalistici, tesi di laurea, testi, relazioni, temi o semplicemente bigini da mandare a memoria per fingere di essere edotti su qualcosa e far bella figura con le amiche, a chiacchiera, dopo il torneo di burraco.
L’utilità è che i maniaci dei selfie potranno farsi fare foto finte dall’I.A. e postarle poi direttamente su Instagram, senza andare a rompere le palle in ciabatte sulle Dolomiti o al Colosseo.
Non mi parrebbe poco.