Dicono che FB sia lo sfogatoio di chi non è più giovane. Probabilmente è vero, ma non vedo che ci sia di male: ognuno, per ottenere ciò che vuole, usa gli strumenti che conosce.
Del resto, illudersi che i più giovani (lo siamo stati tutti) ascoltino o peggio ancora assecondino ciò che gli dicono i più anziani è pura utopia. Prendere atto delle fisiologiche cesure tra le generazioni è invece un dovere sociale.
Ciò non significa tuttavia che certi messaggi non debbano essere lanciati, per essere afferrati dal subconscio di qualcuno e riutilizzati quando toccherà ad altri, divenuti a loro volta più maturi, cercare dei modelli di comportamento e regole di convivenza a cui riferirsi. Basta non avere esagerate aspettative.
Che c’entra FB? C’entra: è lo sfogatoio che nessun giovane leggerà, ma che mette i vecchi in pace con la propria coscienza.
