Ci saranno i soliti minimizzatori ai quali, per vezzo o ignoranza, le imprecisioni piacciono, quando addirittura non le considerano evoluzioni virtuose nel cammino progressivo e luminoso del linguaggio.
Io invece penso che le parole abbiano un senso e che, accanto ai puri sinonimi, la ricchezza di una lingua consista anche nella ricchezza delle sue sfumature.
Ciò per dire che ho appena letto del ritrovamento dei resti di una poveretta “divorata” da uno squalo.
Eh no. O la poveretta è stata uccisa da uno squalo, che non se l’è mangiata tutta e allora è normale trovare dei resti, oppure lo squalo se l’è divorata, nel senso che non è avanzato nulla. Ma divorare qualcosa di cui rimangono avanzi non è possibile, linguisticamente parlando.
A me, che sono una persona normale e parlo normale, pare solare.
Com’è possibile che chi lavora in un giornale non percepisca la differenza?