Squilla il cellulare dal solito numero strano, passano alcuni interminabili secondi di silenzio che dall’altra parte del filo tradiscono il classico cicaleccio da call center.
Strascicando la voce, il signor Achal da Calcutta si presenta in un italiano da macchietta come il “dottor Dino” e dice di chiamarmi per una “pratica amministrativa” con un noto operatore telefonico.
Io: ma lei chi sarebbe?
Lui: il dottor Dino.
Io: E che vuole?
Lui: Ma lei è il signor Stefano?
Io: No.
Lui (dopo pausa di smarrimento): Stafano?
Io: No.
Lui: Stofano?
Io: No.
Lui:…
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