Abbiate pazienza, forse mi sbaglio, o forse sono troppo specioso, o forse tutte e due cose, ma in italiano una casa (che è costruita, quindi fatta di materiali diversi e disomogenei) crolla, mentre un albero, che ovviamente è tutto di legno, cade.
Quindi, se per effetto dei nubifragi viene giù una pianta si dice e si titola che è caduta, se viene giù una casa si dice e si titola che è crollata.
Tranne nel rarissimo caso di una pianta enorme che, collassando, va in pezzi prima di toccare terra, ma è appunto fattispecie inusuale.
Insomma, “crolla un albero” non si può né leggere né sentire.
A meno di non far crollare (cadere? Collassare?) anche la nostra lingua.