Il Decreto Rilancio di aprile, ma pubblicato il 20 maggio, conferma per i giornalisti autonomi un bonus mensile di 600 euro, rimandandoli però a un decreto interministeriale da approvare entro il 29 luglio. Buone vacanze.

 

Gli immortali Squallor di “38 Luglio” avevano già capito tutto:

 

Era il 38 luglio e faceva molto caldo
ed era scoppiata l’afa, quando all’elettrotecnico le venne una grossa idea:
si sdraiò per terra e si fece camminare su un camion con rimorchio,
ma non si fece male perché aveva in tasca un portafortuna
un portafortuna che gli aveva regalato sua zia Woller
un piede di porco a pila.

 

Chi volesse farsi del male, legga pure il dispaccio integrale pubblicato su Inpginotizie (qui).

Per quelli che invece ancora campano coi 600 euro versati dall’Inpgi ai primi di aprile col decreto di marzo e devono economizzare anche sul tempo, la sintesi è questa:

  • confermata l’estensione del pagamento per aprile e maggio 2020 dell’indennità in favore di autonomi e liberi professionisti iscritti agli enti privati di previdenza obbligatoria, l’Inpgi per i giornalisti.
  • l’indennità è riconosciuta solo a coloro che alla data di presentazione della domanda non siano titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o titolari di pensione.
  • la definizione di requisiti, modalità e termini di erogazione è demandata a un successivo decreto interministeriale da adottare entro il 19 luglio 2020.
  • In attesa del decreto, quindi, l’INPGI non può ovviamente ricevere domande né disporre erogazioni.

Morale: i 600 euro di marzo arrivarono d’aprile, quelli di aprile e maggio arriveranno, ben che vada, di luglio. In tutto 1.800 euro pagati ex post e spalmati su 120 giorni, pari a un sostegno di 15 euro al giorno a chi ha famiglia da mantenere, lavoro azzerato e prospettive nebulosissime.

Ognuno ne tragga le conclusioni che crede.